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coaching crescita personale e sportiva

Coaching per la crescita personale e sportiva: il viaggio trasformativo con Cristina Scalzotto

Ci sono momenti in cui sentiamo che il nostro cammino ha bisogno di uno sguardo nuovo, di uno spazio protetto dove fermarci, ascoltarci e ritrovare la direzione. In questi momenti, il coaching per la crescita personale e sportiva può diventare una bussola gentile che ci guida verso la versione più autentica di noi stessi.

Cristina Scalzotto ha scelto di essere quella presenza accanto alle persone: una guida che non indica la strada dall’alto, ma cammina al fianco, rispettando i tempi, le fragilità, i desideri ancora inespressi. Il suo lavoro intreccia mente, corpo, cuore e respiro, portando in ogni incontro la consapevolezza che la trasformazione nasce dal riconoscere il proprio valore e dal lasciare andare ciò che non ci appartiene più.

In questa intervista, Cristina, che è anche insegnante bonus di Orme di Luna, ci racconta il suo modo unico di vivere il coaching: un approccio che abbraccia la crescita personale e lo sviluppo sportivo, senza mai dimenticare la radice più profonda di ogni percorso di cambiamento, la nostra umanità.

Chi è Cristina Scalzotto e cosa significa per lei il coaching per la crescita personale e sportiva

Ciao Cristina, grazie per aver partecipato a questa intervista! Partirei dal principio. Ci racconti chi sei e qual è il cuore del tuo lavoro?

Sono Cristina Scalzotto, accompagno le persone nelle trasformazioni personali, professionali e sportive, allo scopo di migliorare la vita e avvicinarsi sempre più alla propria autenticità e ai propri obiettivi.

Nella mia professione cammino al fianco delle persone alla riscoperta del loro valore, dell’autostima e del potenziale, superando blocchi, credenze e ripetizioni, che oggi sono limiti all’espressione personale libera e alla vita desiderata.

Lavoro su aspetti personali, nella vita e nel lavoro, e accompagno anche atleti, non solo come mental coach, ma attraverso uno sport coaching completo, che integra tutte le mie formazioni, perché all’interno di qualsiasi nostra attività, professionale e sportiva, portiamo noi stessi, la nostra storia, le nostre esperienze e come siamo cresciuti.

Lo strumento base per me è il coaching, con tutti i suoi elementi imprescindibili: domande che stimolano nuove idee e soluzioni, ascolto, assenza di giudizio, motivazione, apertura mentale, costanza, empatia, accoglienza.

Creo sessioni su misura, a seconda delle propensioni della persona, integrando anche altri strumenti:

  • metagenealogia (le radici familiari e sociali ci plasmano, anche inconsapevolmente, ma possiamo accogliere e trasformare, oggi nel presente, quanto ci è stato tramandato);
  • atti linguistici (il cuore pulsante del lavoro sulla mente, la trasformazione del dialogo interiore – il self-talk e il gioco interiore – l’inner game);
  • visualizzazioni guidate (promuovono il radicamento nel presente, il rilassamento, la concentrazione e l’accettazione, mostrando la strada giusta per nostro futuro);
  • arte intuitiva e meditativa (il potenziamento della creatività permette nuovi percorsi di pensiero, rafforza la capacità di trovare idee efficaci e permette di arrivare a soluzioni diverse per uscire dalle difficoltà, affrontando il cambiamento con maggiore fluidità);
  • ciclicità femminile, maschile e ritmi naturali (la conoscenza di come funzioniamo nella nostra unicità, è premessa di una vita soddisfacente);
  • respiro (è fonte di vita e possiamo imparare ad attingere al suo potere per aumentare l’energia vitale e l’attenzione, ridurre lo stress a favore del rilassamento, sfruttare il suo potenziale disintossicante a livello mentale, energetico e fisico).

Svolgo la mia attività online e in presenza, presso il mio studio in provincia di Vicenza.

coaching crescita personale e sportiva

L’importanza del coaching per la crescita personale e sportiva nell’adolescenza

Ascoltandoti parlare di trasformazione, viene naturale pensare a quel periodo delicato e potente che è l’adolescenza. So che hai un’attenzione particolare per questa fase: ci racconti come porti il coaching a supporto dei più giovani?

Per Orme di Luna mi occupo di come portare il coaching a servizio degli adolescenti e del loro mondo fragile e bellissimo, ricco di possibilità e anche di confusione, per consegnare a loro gli strumenti a supporto di questo passaggio importante.

Per interesse personale, ho un figlio adolescente, e per motivi professionali, alcuni dei miei clienti, anche atleti, hanno tra i 14 e i 16 anni, ho approfondito questo passaggio della vita, difficile tanto quanto fondamentale per realizzarci come adulti.

In questa fragilità il coaching arriva per rafforzare strutture di appoggio fondamentali, come l’autostima, il credere in se stessi, il sapere che ognuno di noi ha il diritto ad un posto nel mondo e che possiamo essere veramente noi stessi.

Sono contro l’abuso di professione e nell’approccio coaching – adolescenza l’asticella dell’attenzione sale ancora di più.

Gli eventuali aspetti traumatici e difficili dell’adolescenza vanno lasciati ai professionisti, come psicologi e psicoterapeuti, a noi come coach si apre un lavoro bellissimo sulle tematiche sopra elencate, che sono pilastri su cui l’adolescente può poggiare per superare tutte le sue difficoltà e che saranno poteri a cui attingerà anche nell’età adulta.

L’adolescenza è essere in bilico tra la fanciullezza e l’età adulta, è mettere un piede qui e là, è starci contemporaneamente, è andare avanti, indietro e poi avanti ancora, è lasciare il conosciuto per affrontare il nuovo e procedere anche se si ha paura, perché indietro non si torna e si ha la spinta a procedere.

Il coaching diventa uno strumento di accompagnamento alla trasformazione, ponendo l’accento sul valore, sul potenziale, sul rispetto di sé, sulla fiducia nelle proprie capacità, sull’ascolto del proprio io, sul conoscersi, sul meritare e sull’apprezzarsi.

I valori che guidano il tuo modo di fare coaching

Nel tuo modo di lavorare emerge forte il rispetto per ogni persona e ogni cammino.
Quali sono i valori che senti più vivi nel tuo lavoro e che condividi anche con Orme di Luna?

Adoro lavorare con le persone, perché posso dare libertà alla mia empatia, alla voglia di conoscere e condividere.

I miei valori: unicità, diversità, etica professionale, rispetto, consapevolezza della responsabilità e del potere che ognuno ha di essere al timone della propria vita, costanza, accettazione, presenza, potenza delle parole e dei pensieri, che plasmano la nostra realtà.

Ovviamente con Accademia Orme di Luna e con Khadija condivido tutti i miei valori e aggiungo anche l’importanza di sperimentare su di noi quello che portiamo alle persone.

Fondamentale è la necessità e il desiderio della formazione continua e l’essere in supervisione come professionista, perché il lavoro con le persone necessita essere in equilibrio e in grado di lasciare fuori dal percorso aspetti e opinioni personali.

Parlare di valori apre naturalmente lo sguardo verso il futuro. C’è un desiderio, un sogno che oggi ti guida mentre accompagni le persone nel loro percorso? Insomma… cosa vuoi fare da grande?

Adoro questa domanda, il motivo per cui mi piace è che credo che l’essenza della vita sia stare in movimento, la felicità sta nel crescere insieme con i proprio desideri e progetti, nel viaggio più che nella meta.

Ho imparato a vedere il mio essere in movimento come un pregio, mi sono spesso sentita dire che salto da una cosa all’altra, ma quello a cui non si fa caso è che, saltando da una formazione all’altra, da un progetto a un altro, da un’idea a un’altra, si prende da ogni cosa qualcosa e si fa proprio quello che ci serve per portarlo agli altri, anche e soprattutto dopo l’esperienza personale.

Non mi sento inconcludente ma ricca di cose da portare. Inoltre, in questo modo la mia passione resta viva e coinvolgente.

Ora sono molto concentrata in percorsi individuali, in ambito life e sport, e nell’insegnamento, cose che desidero portare avanti.

Se guardo un po’ più in là, mi vedo tra le persone, gruppi di persone per condividere percorsi di crescita, anche attraverso l’arte meditativa e intuitiva ma non solo, penso anche al respiro e alla meditazione.

Al di là delle tematiche, il mio desiderio è la condivisione, che per me è necessaria ed è fonte di crescita, fa parte di noi come esseri sociali e ci fa stare bene.

Con i miei atleti, inoltre, voglio spingermi un po’ più in là, per me già oggi il lavoro con loro non è solo mental coaching, ma uno sport coaching completo e integrato. A chi vorrà, voglio portare la spiritualità, accompagnarli ad aver accesso alla propria connessione ed equilibrio, fonte di energia, di coraggio, di ispirazione e di concentrazione.

Federico Faggin, fisico vicentino, è simbolo di questo passaggio e lavora tutt’ora negli Stati Uniti per dimostrare la connessione tra scienza e coscienza, queste le sue parole:

“Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza, sono sicuro che esiste un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili. Scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi”

E ancora:

“Scienza e spiritualità possono produrre un qualcosa di incommensurabilmente più potente della loro somma, proprio come l’unione di un elettrone e di un protone crea un atomo di idrogeno”

Ecco i miei prossimi progetti ma ovviamente resto aperta a nuove intuizioni e ispirazioni.

coaching crescita personale e sportiva

Rimanendo nell’energia del desiderio e della crescita, se potessi lasciare un messaggio a chi parteciperà ai tuoi incontri nell’Accademia, quale sarebbe?

L’importanza di quello che facciamo e delle persone, perché chi si siede davanti a noi ripone fiducia e speranza nella nostra figura professionale.

Vorrei passare anche la gioia di fare crescita personale, l’importanza di arrivare alle persone con il sorriso, il potere della risata.
Il non porsi in uno scalino più elevato ma far percepire all’altro l’alleanza.
C’è chi si stupisce nel sentire per la prima volta che qualcuno crede in lui o in lei.
Io credo nella forza delle persone che accompagno e per loro sentire questa energia porta ad un click: dal sentire che qualcuno crede in te a percepire cosa significa credere in se stessi.

Vorrei trasmettere che nessuno di noi ha le risposte giuste per gli altri, ognuno ha le sue, può apparire banale e anche una risposta facile, da chi se ne lava le mani con la classica affermazione: “la risposta è dentro di te”. Il punto è che, ci piaccia o no, è la semplice realtà, a volte difficile da accettare perché richiedere conoscersi, lavorare e prendersi la responsabilità della propria vita.
Quello che possiamo fare come coach è lavorare perché ognuno possa accedere alle proprie risposte e lo facciamo come fossimo una squadra, l’alleanza di cui parlavo prima.

La parola come strumento di trasformazione

Grazie per le parole importanti che ci hai lasciato. Prima di salutarci, vorrei lasciarti spazio per un ultimo pensiero. C’è qualcosa che senti di voler condividere con chi ci legge?

Vorrei dire che la parola è importante, può creare e anche distruggere. Siamo una società che parla tanto e male, ignorando quale potere abbiamo dentro di noi.

La parola è mezzo di trasformazione del nostro mondo interiore ed esteriore. È mezzo di comunicazione e di come ci presentiamo al mondo.

Le parole sono uno strumento di lavoro per me, sia in sessione, sia attraverso i lavori che assegno.

C’è un pensiero che mi passa per la testa: se avessimo solo 100 parole a disposizione in un giorno, ogni giorno solo 100 parole e fine, il conteggio riparte il giorno dopo, diremmo tutto quello che abbiamo detto oggi? Quanta attenzione ci sarebbe in quello che diciamo? Quanto entreremmo nell’essenziale per arrivare all’altro con il minor spreco di parole? Quante cose decideremmo di non dire perché banali o superflue?

Ovviamente è solo una provocazione, non vorrei mai avere solo poche parole per esprimermi, ma se prima di parlare ci chiedessimo se quello che stiamo per dire crea bellezza o meno e agissimo scegliendo il più possibile per la creazione e non la distruzione, avremmo già fatto un passo enorme verso la nostra felicità e quella degli altri.

Come sai, anch’io amo le parole e riconosco la loro importanza, quindi quello che hai detto mi ha fatto davvero riflettere.
Dì ai nostri lettori dove possono trovarti.

Mi trovate sul mio sito web: www.cristinascalzotto.it
Via e-mail: cristina.scalzotto@gmail.com
Su Instagram: @cristinascalzotto_
Su Facebook: Cristina Scalzotto – Coaching e crescita personale
Su LinkedIn: Cristina Scalzotto
Prenota una call conoscitiva gratuita: linktr.ee/cristinascalzotto

Le iscrizioni a Orme di Luna sono aperte

Se questo dialogo ha risuonato con qualcosa dentro di te, sappi che le iscrizioni a Orme di Luna sono ufficialmente aperte. Il programma dell’Accademia è pensato per chi desidera integrare il coaching nella propria professione, con rispetto, presenza e consapevolezza.

Puoi guardare il programma completo e, se senti il richiamo, prenotare una consulenza gratuita. Non si tratta di una call di vendita: nessuno cercherà di convincerti. Sarà uno spazio di ascolto e confronto sincero, per capire se questo percorso è davvero adatto a te e al tuo business.

Khadija Cirafici

Fondatrice di Accademia Orme di Luna e principale docente del Master in Coaching al femminile. Life ed Executive Coach, specializzata in metagenealogia, con esperienza ventennale in ambito olistico e crescita personale.

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